esperienze sul campo

Scuola Popolare

16 giugno 2015
Il racconto di un avvocato dell'Associazione

Ad incontrare ragazze e ragazzi dalle medie in poi siamo tutti avvocati, avvocati per i minorenni e ci siamo posti l’obiettivo di far comprendere loro che fanno parte di una società, la nostra società, che racchiude certamente molte contraddizioni ma che, merito dei vari codici, racchiude anche dei valori.

Scopriamo insieme cosa è scritto nella Costituzione quando questa parla di loro, leggiamo insieme cosa significa comportarsi in un certo modo, cosa significa “far parte di un gruppo”, quale gruppo?

Scopriamo che il vero gruppo che ci tutela è quello che ci lascia liberi, che ci permette di godere dei nostri diritti, che non ci fa paura, che non ci costringe a comportamenti rischiosi.

Ci mettiamo a disposizione per rispondere alle domande, giochiamo insieme simulando un processo penale, ci informiamo sulla vita quotidiana, formiamo il gruppo classe e mostriamo loro cosa significa fare gruppo, partecipare alla vita sociale, rispettare le regole, godere dei propri diritti.

Quali sono questi diritti, di quale regole si parla?


Raccontare un’esperienza in particolare  è quasi impossibile perché ne abbiamo fatte mille di belle e che ci hanno lasciato un segno. Ma se proprio dobbiamo, possiamo ricordare il percorso svolto in una Scuola Popolare di Milano. Si tratta, infatti, di una scuola diversa dalle altre, che raccoglie ragazzi di età compresa tra i 14 e i 15 anni a rischio dispersione scolastica, che vengono segnalati su richiesta delle scuole, delle stesse famiglie o dei servizi sociali e inviati perché possano svolgere l’attività scolastica supportati anche da educatori, psicologi ed esperti.

Non abbiamo potuto fare una sola lezione, abbiamo organizzato molti incontri, dai ragazzi stessi richiesti e stiamo scoprendo insieme a loro la responsabilità di ciascuno nel far funzionare la società, sapere quali diritti devo godere e quali invece, che credevo diritti, non lo sono affatto.

Cosa significa avere la volontà, la capacità di agire, di decidere?

Rispondiamo alle innumerevoli domande e….contribuiamo, perché no, a formare i futuri cittadini!

Il nostro intervento è consistito in incontri svolti nelle due classi, una in zona Barona, l’altra in zona Gratosoglio.

Assieme ai ragazzi, abbiamo affrontato temi importanti quali il (difficile) rapporto con le regole, le responsabilità del minore al compimento del 14° anno di età, la legge e i rischi dell’uso di droghe, i reati commessi tramite internet.

E’ stato importante affrontare anche il particolare tema del come reagire a fronte di una provocazione ricevuta, affrontando tematiche quali la legittima difesa e il reato di rissa. Abbiamo riflettuto anche sulle regole delle “bande” o delle associazioni criminali giungendo alla conclusione che, a differenza delle norme che regolano la società civile, non tutelano o proteggono diritti e facoltà individuali ma, anzi, privano il singolo di prerogative e di libertà.

Importante anche il tema “economico”: le sollecitazioni della nostra società “provocano” a volte anche i ragazzi a desiderare sempre di più alcuni beni che loro stessi o le loro famiglie non possono sempre permettersi. Ecco allora la tentazione di commettere furti o rapine o spacciare, scegliendo strade o stili di vita illegali e a rischio.

Nella stessa scuola abbiamo poi “simulato” un vero e proprio processo davanti al tribunale per i minorenni dove, però, gli attori sono stati i ragazzi stessi. Si sono divisi i ruoli tra quelli di pubblico ministero, giudici, imputati, avvocati, testimoni, agenti di polizia e hanno svolto il processo su casi tratti da “storie vere”, quali rapina o spaccio.

E’ stato importante farli ragionare sulle conseguenze di alcune azioni e sull’importanza di affrontare percorsi di recupero, quale, ad esempio, la messa alla prova, per cambiare strada.

E’ strano: l’esperienza con questi ragazzi ti fa sentire utile al punto, però, da sentire sempre di più il bisogno di fare questo tipo di esperienze perché quello che si riceve è davvero tanto.

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