Non è facile spiegare ai ragazzi, a volte nemmeno agli adulti, che il diritto alla salute ci tuteli proprio stando a casa e che, essendo in una situazione del tutto straordinaria, è necessario limitare i nostri diritti come quello della libera circolazione delle persone.
Le regole sono scritte proprio nella Costituzione. Ce lo insegnano a scuola e in questo periodo abbiamo imparato a sentirlo tutti i giorni al telegiornale.
Decreti provvisori, multe per i trasgressori e addirittura, nei casi più gravi di reati contro la salute pubblica, reclusione da uno a cinque anni.
Associazione Valeria di Milano, in collaborazione con ITER, ha realizzato un contributo digitale per dare risposte semplici – pensate dal punto di vista dei ragazzi – per una situazione molto complessa.
Da cosa nasce questa idea?
“L’idea nasce dalla collaborazione di persone con competenze diverse, ma motivate dalla stessa voglia di lavorare insieme per dare un piccolo contributo al mondo della scuola e dei ragazzi” dice Felicita Fenaroli Presidente dell’Associazione Valeria di Milano.
“Il nostro obiettivo è essere vicino ai ragazzi di oggi, parlare con loro, ascoltarli: saranno loro i narratori di questo momento storico, così come i nostri nonni sono stati per noi il racconto delle guerre”.
Un colloquio a distanza tra una ragazzina comprensibilmente stufa di stare a casa e Paolo Pio, esperto di Diritto e docente abituato a parlare con i ragazzi in termini concreti, chiari e precisi.
Questo il suggerimento finale per la ragazzina che vuole uscire, andare a trovare i nonni, giocare con i propri amici e addirittura andare a scuola!
La cosa importante è tener conto che in questa situazione siamo tutti insieme: tutti lavorano per uscire da questa situazione drammatica e anche tu nel tuo piccolo puoi fare la tua parte. Stando a casa, evitando di ammalarti, continuando a fare i compiti e le lezioni a distanza.
Solo in questo modo l’isolamento potrà finire presto e potrai rivedere i tuoi amici.