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L’eredità di Falcone e Borsellino

23 Maggio 2017

A 25 anni dalla strage di Capaci, il 23 maggio le scuole milanesi si incontrano per condividere i percorsi di educazione alla legalità svolti in questo anno scolastico con varie realtà associative e per ribadire l’importanza e l’attualità della lotta alle mafie

Il 23 maggio del 1992 è stata una giornata infernale per il nostro Paese.

Un boato ha riempito il cielo sopra Capaci e ha sventrato l’asfalto dell’autostrada, strappando la vita al Giudice Giovanni Falcone, al Magistrato Francesca Morvillo e agli Agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinari.

L’Italia quel giorno è rimasta paralizzata, in ginocchio ed in lacrime.

Una strage di mafia che sembrava allo stesso tempo incredibile ed annunciata.

Nemmeno due mesi dopo, il terrore e lo sgomento sono ritornati in via D’Amelio, nel cuore della città di Palermo, quando il Giudice Borsellino, amico e collega di Falcone, è stato assassinato assieme ad Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, Agenti di scorta.

Era il 19 luglio 1992.

Sono passati 25 anni.

Milano vuole ricordare e continua a schierarsi apertamente contro le mafie, anche con tutte le iniziative di educazione alla legalità che sul territorio coinvolgono una larga rete di scuole.

La giornata del 23 maggio vede molte iniziative e anche la nostra presenza, oltre che una forte adesione ideale.

Il programma dettagliato nella locandina allegata.