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Coronavirus

«Hai sentito cosa sta succedendo in Cina? C’è un virus potentissimo che sta colpendo la popolazione»

«Sì ho sentito, ma vabbè la Cina è lontana»

«Hai sentito: hanno trovato due persone positive al Coronavirus anche in Italia»

«Sì vabbè adesso non esageriamo, l’hanno detto anche in TV è una semplice influenza»

«Hai sentito che vogliono chiudere le scuole, gli uffici pubblici, i casi di contagio stanno aumentando»

«Hanno chiuso le scuole, gli uffici pubblici, chissà quando torneremo come prima»

Avevamo una vita, una routine quotidiana, che è stata bruscamente interrotta da questa emergenza sanitaria.

Nonostante avessimo preparato i nostri progetti a tavolino nei minimi particolari con la consueta passione e professionalità, questa pandemia ha sparigliato il nostro lavoro e i percorsi cominciati nelle scuole sono stati interrotti o non iniziati: “la simulazione del processo penale” nelle classi della scuola secondaria di primo grado, il progetto “Non è uno scherzo” sul bullismo, il nuovo progetto “Diamoci una regolata” in collaborazione con “l’Associazione Messinscena” di Buccinasco, il progetto “Oltre le sbarre” che quest’anno scolastico coinvolgeva ben 44 classi.

Infine si è interrotto anche lo sportello giuridico istituito presso alcuni istituti scolastici con il sostegno del Comune di Milano.

Cosa succederà adesso? Ce lo chiediamo noi che entriamo nelle scuole con i nostri progetti, se lo chiedono i docenti e gli studenti che avevano un programma da seguire e dei traguardi da raggiungere.

È un periodo incerto, viviamo nell’ignoto; ma è proprio dall’ignoto che vive la crescita, l’esperienza e la curiosità; la voglia di trovare nuove idee. È buona cosa allora comprendere quali sono i passi da fare per esplorare l’ignoto. L’unico modo è viverlo e affrontarlo - non nel senso vincerò io contro l’ignoto - ma accogliendo questo momento presente e capire come poterlo utilizzare a favore della nostra vita, perché nell’incerto possiamo trovare i nostri punti di forza, i nostri talenti e produrre risultati differenti.

Proprio da queste premesse Associazione Valeria, confermando l’importanza fondamentale della scuola e degli educatori nella vita dei ragazzi, rinnova il suo impegno al fianco dei docenti per divulgare la cultura della legalità nelle scuole portando a termine nelle classi i percorsi interrotti appena sarà nuovamente possibile e proponendo nuovi progetti che terranno conto dei cambiamenti nella didattica che sicuramente verranno recepiti alla fine di questo periodo difficile.

Non bisogna fermarsi, noi tutti crediamo fortemente nei nostri progetti a cui ci siamo dedicati anima e corpo in questi anni e da cui abbiamo raccolto risultati soddisfacenti.

La sfida può continuare solo se restiamo uniti. Questo è il grande insegnamento di questi giorni, che passerà certamente alla storia.

avv. Paola Landriani e avv. Paolo Pio