Dopo quasi due anni, il Gruppo CRC di cui facciamo parte, torna a pubblicare il Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della CRC in Italia (12° Rapporto CRC).
Dal 2020 si sono susseguiti eventi che ci hanno posto dinanzi a scenari e difficoltà nuove: prima la pandemia da COVID-19 e ora e il conflitto in Ucraina. Due eventi che hanno avuto e avranno un impatto enorme sulle generazioni presenti e future.
Nel 12° Rapporto CRC, alla cui redazione hanno contribuito 156 operatori delle oltre 100 associazioni che fanno parte del Network, viene data una fotografia aggiornata e puntuale rispetto a tutti i contesti in cui si declina e si determina il benessere delle persone di minore età. Il declino demografico della popolazione italiana, l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico, la povertà minorile, la violenza e il maltrattamento sui minori, disabilità, ascolto, educazione, salute sono solo alcuni dei temi trattati nel rapporto che potete scaricare anche cliccando sull’immagine.
La suddivisione del Rapporto in capitoli, rispecchia i raggruppamenti tematici degli articoli della CRC suggerita dal Comitato ONU nelle «Linee Guida per la redazione dei Rapporti Periodici». All’inizio di ogni paragrafo è esplicitato il riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, al fine di dare una lettura attuale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e sottolineare l’inestricabile rapporto tra lo sviluppo inclusivo, equo e sostenibile promosso dall’Agenda 2030 e la realizzazione dei diritti delle persone di minore età.
Non dobbiamo dimenticare che il momento che stiamo vivendo è comunque un periodo di grandi opportunità. L’infanzia e l’adolescenza sono entrate con maggior attenzione nell’agenda politica, anche grazie al ruolo del Terzo Settore, e oggi nel dibattito pubblico si parla in maniera più strutturata di accoglienza nelle emergenze, di servizi educativi per la prima infanzia, di scuola, di salute mentale, di disabilità e benessere dei più giovani.
Ci sono tutti i presupposti affinché questo momento storico, che ha messo a nudo le fragilità dei sistemi di promozione e protezione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, soprattutto per i bambini più vulnerabili, sia colto come un’occasione per ripensare le politiche dell’infanzia e dell’adolescenza, mettendo a sistema e garantendo una governance efficace rispetto alle priorità identificate nei recenti Piani adottati e le risorse rese disponibili a livello europeo e nazionale.